Come in tutti i Lampi, la vita Michelangelo è raccontata da lui medesimo, tra dispetti e pugni sul naso, grandi riconoscimenti e storiche battaglie. Lo vediamo trattato dalla famiglia Medici come un artigiano da chiamare quando occorre, anche per farsi fare una statua di neve dopo una storica nevicata. Da ragazzo è selvatico, fragile e ombroso, da adulto ha pochi amici e pochi affetti, carenze che compensa inseguendo la bellezza, senza fermarsi mai. Da scultore diventa pittore e infine architetto. Papi e imperatori si sono contesi le sue opere e i suoi progetti.
Ora tutto il suo lavoro è patrimonio dell’umanità.